Antincendio Boschivo
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Incendio a Loiri 2021
Il fenomeno degli incendi boschivi costituisce uno dei principali fattori di rischio per l’integrità dell’ambiente e del territorio.
I danni provocati dagli incendi sono in primo luogo di natura ecologico-ambientale poiché comportano distruzione di ecosistemi forestali, inquinamento atmosferico, innesco di frane, smottamenti e fenomeni erosivi in genere, con conseguente dilavamento del terreno e perdita di fertilità.
Contemporaneamente il danno è anche di natura economica, con perdita del prodotto legnoso nei boschi produttivi e degrado ambientale e paesaggistico di aree a spiccata vocazione turistica.
In ogni caso il danno che si determina è sempre rilevante e viene amplificato dalle caratteristiche del territorio che è caratterizzato da una intrinseca fragilità, in particolare nelle aree montane e collinari.
L'incendio che il 31 luglio 1945 devastò la Foresta Demaniale di Anela
PER NON DIMENTICARE della tratto da un racconto di Prof. Dott. Giovanni Antonio Frarris su "LE FONTANE DELLA FORESTA DEMANIALE DI ANELA"
...Era la mattina del 31 luglio 1045 (domenica) e nei pressi della Caserma Forestale della Foresta Demaniale di Anela, a monte dell'abitato di Anela, si celebrava una messa. Tutti presenti compresi sette operai antincendio che partecipavano all'evento religioso. Era un giorno di festa che cercava di superare i grandi dolori inflitti alla comunità dalle vicende della seconda guerra mondiale... Tutto andava per il meglio, la messa era appena finita... Verso le ore 11, dalla vedetta antincendio di Punta Masiennera a 1.156 m.s.l.m, giunse il messaggio: tre squilli di tromba. In località Badu Edras, si stava sviluppando un incendio. La notizia allertò immediatamente la squadra antincendio. I componenti della squadra indicati come "Sos Guardia Fogos", armati di attrezzature manuali e dotati di grande forza fisica e di volontà partirono dirigendosi verso Ovest giungendo in località Trascia a circa 1000 m slm. Da lì, si doveva procedere seguendo dei sentieri all'interno di una fitta vegetazione. Iniziarono la discesa. Il fuoco era a fondo valle, a circa un km di distanza. Chi procedeva avanti, faceva strada agli altri che seguivano; ognuno controllava la presenza e la sicurezza dell'altro. Il grippo compatto avanzava verso le fiamme, verso il male da combattere. Ad un certo punto s'interruppe il cinguettio deli uccelli, le rane smisero di gracchiare, tutti gli animali si ammutolirono. Solo metà strada li divideva dal fuoco, qualcosa però non funzionava a dovere. La fitta vegetazione non permetteva di vedere che nel frattempo il fuoco si era divisi in più fronti. Una corrente ascensionale, portava verso loro ceneri e parti di foglie ancora accese. Cominciavano a sentire l'acre odore del fumo di combustione. Uno di loro urlò "Piseddos frimmamunos" (ragazzi fermiamoci). Un rapido sguardo e tutti di corsa a ritornare verso monte. La corsa diventava sempre più disperata, qualcuno gridava attirando l'attenzione degli altri. Altri tornavano indietro a soccorrere quello più in difficoltà, ma il fumo ormai rendeva irriconoscibile il sentiero. Non c'era più contatto tra loro tranne il "si salvi chi può". Sui sette calarono le tenebre, il gruppo fu disgregato dal male. Si sentivano solo grida d'aiuto.
Il passaparola sull'accaduto in paese e la vista del rogo diventato di grosse dimensioni, portò all'organizzare una spedizione per soccorrere i Sos Guardia Fogos, nella speranza di trovarli vivi. Ma, Prima soffocati dal fumo, e poi finiti dal fuoco che cancellò in poche ore centinaia di ettari di bosco, i sette perirono tutti. La lapide posta sulla loro tomba, riporta i loro nomi e così li ricorda: << allo stuolo dei Prodi - Fece il popolo di Anela per l'esempio mirabile del sublime dovere per cui si sacrificarono. Ogni cuore cittadino briciando d'amore sia lampada votiva per chi morì nelle fiamme - Sette Eravamo e tutti siam periti, dal fumo e dal fuoco inseguiti>>
Allievi al corso AIB 2022